Logorata da Artrite Reumatoide e Antidepressivi
OBIETTIVI Questo studio ha esaminato i rapporti tra sintomi depressivi a esordio tardivo, uso di antidepressivi e andatura da sola o in dual task (durante l’esecuzione di un doppio compito) in pazienti anziani. Un altro timore dei pazienti nasce dal fatto che, una volta sospeso il farmaco, potrebbero tornare i sintomi per cui si ha assunto l’antidepressivo. Non conoscendo il fenomeno della mania indotta da questo farmaco e la possibile slatentizzazione di comportamenti suicidari, è bene essere particolarmente cauti nella somministrazione di questo farmaco ai pazienti depressi affetti da disturbo bipolare. La paroxetina, ad esempio, è un buon antidepressivo ma ha delle caratteristiche di azione che lo rendono più a rischio di una sindrome da sospensione e quindi occorre, ad esempio, passare da una somministrazione in pastiglie ad una in gocce, scalando molto gradualmente. Se abbiamo assunto un antidepressivo per un tempo lungo e si decide di sospenderlo occorre sempre consultare uno specialista, che ci aiuterà a diminuire gradualmente la dose del farmaco.
Avendo tanta serotonina, nel neurone postsinaptico (ricevente diciamo), assistiamo ad un aumento dei recettori per la serotonina in modo da trasmettere meglio il messaggio. Come già scritto, gli effetti non sono immediati: affinché avvengano delle modifiche nei recettori pre e postsinaptici (presenti sui nostri neuroni), utili per regolare serotonina, dopamina, adrenalina e gli altri neurotrasmettitori, possono servire anche due/tre settimane. Il meccanismo si basa su un delicato equilibrio nella produzione di molecole come serotonina, noradrenalina e dopamina; è lì che gli antidepressivi vanno ad agire, inibendo o stimolando queste azioni. Infine, ricordiamo che gli antidepressivi non sono molecole che consentono di eccedere nella loro somministrazione. Ad esempio, si differenziano per la via di assorbimento, la durata dell’azione del farmaco nel sangue, per come viene metabolizzato dall’organismo, per la presenza di altre molecole derivanti da quella iniziale che rimangono in circolo nel tempo, per il tempo e la via di eliminazione dall’organismo.
Il dosaggio iniziale abituale di Effexor XR per il disturbo d'ansia generalizzato (GAD) è di 75 mg una volta al giorno. Per mantenere a lungo la serotonina tra i due neuroni viene bloccato il meccanismo di rientro della molecola nel neurone presinaptico (dove poi viene degradata). Inoltre, il poter stare bene per un certo periodo e poi avere una ricaduta può essere intrinseco nell’andamento della malattia stessa. Inoltre, ogni singola molecola prende come bersaglio dei recettori specifici e/o presenta altre proprietà che la rendono idonea per un determinato tipo di disturbo e non per altri. L’idea naturalmente non è quella di organizzare viaggi lisergici collettivi dove uscire di testa; bensì di mettere a punto una molecola che abbia lo stesso effetto della droga o dei funghi allucinogeni, ma prolungato nel tempo e che non dia assuefazione. Anche in questo caso pensare di essere dipendenti è una distorsione del pensiero dato che, se si soffre di un disturbo depressivo serio, è possibile che il farmaco debba essere assunto per molto tempo. Gli studiosi hanno così potuto verificare che le persone che sono passate da un consumo ridotto di frutta e verdura giornaliero ad abitudini più sane, con un apporto fino a 8 porzioni al giorno, hanno manifestato in poco tempo effetti positivi sull’umore, a volte anche nel giro di 24 mesi.
Gli episodi di depressione e mania possono verificarsi separatamente o insieme. È la prima vera novità terapeutica per la depressione dopo 33 anni di stallo, ossia dall’avvento del Prozac. È comune la concomitanza di disturbi da depressione maggiore nelle persone che entrano in trattamento per la dipendenza da alcol, e ciò rappresenta un fattore di rischio per la morbilità e la mortalità, influenzando negativamente gli esiti. Gli antidepressivi danno effetti positivi per alcuni esiti rilevanti zyprexa https://antidepressivi.net rispetto alla depressione e all’uso di alcol, ma non su altri esiti importanti. I tempi e i modi per farlo vanno condivisi con il curante. I tempi di assunzione lunghi spaventano, ma si pensi ad esempio a cardiopatici e diabetici, o a chiunque altro abbia patologie croniche: anche loro “dipendono da un farmaco” e lo prendono perché sanno che grazie a quella terapia possono avere una vita normale! Prendiamo come esempio un antidepressivo antidepressivi.net/risperdal appartenente agli inibitori del re-uptake della serotonina. Inoltre, in caso di cura con gli antidepressivi triciclici (TCA) o con gli inibitori della monoammino-ossidasi (MAOI, dall’inglese MonoAmine Oxidase Inhibitors) l'assunzione concomitante di alcol può causare sonnolenza e vertigini. Gli studiosi hanno concluso le loro analisi sostenendo che i 21 antidepressivi più comuni sono risultati più efficaci nella riduzione della depressione acuta rispetto a farmaci placebo.